Con la crescita dei traffici portuali nel secondo dopoguerra, le strutture del Porto Antico genovese erano diventate inadeguate: le navi iniziarono così a spostarsi verso l’area di ponente del porto di Genova. Di conseguenza, le strutture del porto antico iniziarono a essere abbandonate. Nel 1992, a Genova fu assegnata l’organizzazione di un’Expo Internazionale dedicata al tema del mare: fu in questa occasione che si decise di dare un volto nuovo alla città. L’incarico di procedere alla risistemazione di tutta l’area fu affidato, nel 1984, all’architetto Renzo Piano. Anche il Quartiere Millo, che anticamente ospitava i magazzini del deposito franco (cioè quelli non soggetti alle imposizioni doganali italiane) fu del tutto riconvertito: area espositiva nel 1992, e oggi sede di attività commerciali ed esposizioni.
I locali del piano primo oggetto di intervento sono costituiti da un ampio ambiente, con aperture finestrate su entrambi i lati della struttura. Gli ambienti sono serviti da un impianto centralizzato di climatizzazione e aria primaria: al di sotto dei serramenti sono installati fan coil a pavimento, in parte di nuova installazione, e il locale è attraversato da un canale rettangolare staffato a soffitto completo di diffusori per la mandata dell’aria.
Il progetto architettonico prevede la suddivisione dell’ambiente in una zona open space, in alcuni ambienti ufficio e sale riunioni e un locale officina/area test
I terminali di climatizzazione sono stati verificati secondo i nuovi carichi termici e il nuovo layout architettonico.
Con la creazione dei locali ufficio si è dovuto intervenire sull’impianto di distribuzione aria primaria sostituendo il canale principale e realizzando derivazioni in condotto metallico spiroidale per poter servire adeguatamente i nuovi spazi. Nuovi diffusori a ugelli regolabili posti sul canale circolare principale: permettono un adeguato lancio dell’aria per poter servire uniformemente l’open space. Gli uffici dotati di controsoffitto sono serviti da diffusori ad alta induzione posti ad incasso.
Per la realizzazione del nuovo impianto elettrico si è previsto il recupero dei cavidotti incassati a pavimento e delle guaine transitanti lungo le intercapedini delle pareti esterne.
L’ente Porto Antico, gestore della struttura ha messo a disposizione uno spazio adiacente al locale per la posa del quadro elettrico generale a servizio dei nuovi uffici, mentre il contatore di allaccio alla rete elettrica è stato posto al piano terra in locale dedicato a tale scopo
A servizio delle diverse postazioni di lavoro sono stati realizzati nuovi pozzetti incassati a pavimento e per far fronte alle esigenze del nuovo impianto sono stati realizzati nuovi cavidotti staffati a vista lungo la parte alta della parete, le discese sotto traccia nell’intercapedine della parete stessa permettono di raggiungere le utenze
Molta cura è stata dedicata alla scelta dei corpi illuminanti e alle verifiche tali da soddisfare i parametri normativi